19 Marzo 2024

Come si scrive una novella erotica?

La propensione a scrivere un libro è un qualcosa che o si possiede già dentro, o potrebbe risultare un’arte difficile da apprendere, così come suonare, dipingere, creare una scultura, e chi sente di avere dentro di se una fiamma ardente che genera creatività, fantasia, voglia di comunicare parte certamente avvantaggiato in tal senso. Poi c’è chi prova questo tipo di emozioni quando parla di temi delicati come erotismo, passione, sesso, e si accorge che solo parlando di questi argomenti riesce ad essere spontaneo, comunicativo, perfino divertente.

Se per caso si manifestassero questi ‘indizi’ chiarissimi, la persona in questione avrebbe tutti i crismi per diventare uno scrittore di novelle erotiche di successo, e sarebbe un peccato non provare a diventarlo sul serio. Probabilmente sarà capitato un po’ a tutti, specie ai tempi della scuola, di aver scritto qualche frase romantica su un foglio di carta e poi averla infilata nella tasca del grembiule della amichetta che ci piaceva; ecco, lo spirito potrebbe proprio essere quello, la spontaneità alla fine vince sempre.

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I racconti di Emanuela, la modella costretta a prostituirsi

Ormai non c’è neppure più da scandalizzarsi nell’apprendere certe notizie, ma è certo che fanno rabbia un po’ a tutti, almeno quelli che hanno un cuore; risale ad qualche anno fa la triste notizia di uno spiacevole caso di sfruttamento ed induzione alla prostituzione perpetrata ai danni di una giovanissima modella da parte dei due titolari di un’agenzia di moda operante su Palermo vicenda fortunatamente risoltasi grazie all’intervento delle autorità.

Massimiliano Vicari e Francesco Pampa, questi i nomi dei due farabutti in questione, sono comparsi sulle prime pagine di tutti i giornali per essere a capo di una organizzazione criminale che gestiva un traffico illecito di baby modelle costrette a diventare ragazze-squillo, attività illecita che, inesorabilmente e giustamente, li ha condotti direttamente al carcere. Vanity model management di Frà e Max, era questa la ragione sociale dell’agenzia, che organizzava castings, provini, e sfilate per ragazze giovanissime, praticamente liceali, che sognavano le grandi passerelle ed i magici ambienti dell’alta moda, ma che alla fine si è rivelata essere una copertura per un grosso giro di sfruttamento minorile ed induzione alla prostituzione.

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Consigli utili per scrivere un libro

Diventare uno scrittore di successo non è certamente cosa facile, specie se non si possiede già una grande predisposizione per la scrittura, e non solo; con essa infatti c’è anche tutta una serie di cose complementari ed indispensabili per la formazione di uno scrittore, cose alle quali appassionarsi, e dalle quali non si può prescindere, come leggere molto, tenersi sempre informati sui temi del momento, praticare quotidianamente almeno un paio d’ore scrivendo qualsiasi cosa e buttando fuori idee, redigendo relazioni storiche o scientifiche, scrivendo racconti di fantasia, l’importante è scrivere quotidianamente.

In linea di massima non è una persona qualunque quella che da un giorno all’altro decide di improvvisarsi scrittore e pubblicare un libro; generalmente c’è sempre un argomento, una questione, un tema in particolare, che suscita prima interesse, poi passione e voglia di approfondimento, e poi fa scattare quella ‘molla’ che scatena l’irrefrenabile voglia di scrivere. Ovviamente si parla della maggior parte dei casi, poi può anche succedere che si diventa improvvisamente scrittori di successo senza neppure saperlo, come successo realmente ad alcuni giovani talenti italiani.

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Il Decamerone, opera massima di Giovanni Boccaccio

Oggi parliamo di una novella, o meglio una raccolta di novelle, che ha certamente fatto la storia della letteratura italiana del secolo XIV, periodo storico di transizione tra l’era classica e quella medievale; ci troviamo nell’epoca letteraria pre-umanistica, epoca in cui proprio il Decamerone apre il cammino alla prosa in volgare italiano, lingua attraverso la quale Boccaccio raffigura la società di quel tempo in tutte le sue sfaccettature.

Il libro narra di un gruppo di dieci giovani, sette donne e tre uomini, che scappano via dalla città di Firenze invasa dalla peste nera; i dieci ragazzi resteranno fuori città per dieci giorni, ed intratterranno il tempo raccontandosi delle novelle, storie spesso fatte di umorismo e talvolta contenenti temi a sfondo erotico. Per questo motivo, la raccolta fu per un periodo di tempo censurata perché considerata scandalosa, o comunque non idonea per essere presa in considerazione nella storia della letteratura italiana.

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La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante

Elena Ferrante è una scrittrice napoletana di grande ed indiscutibile successo oggi seguitissima da milioni e milioni di persone, tanto che il prestigioso settimanale ‘Time’ l’ha inserita tra le 100 persone più influenti al mondo in una delle sue speciali classifiche; nata nel capoluogo partenopeo il 5 Aprile del 1943, la scrittrice affonda le sue radici culturali negli studi più classici, e cita Elsa Morante tra i suoi autori preferiti, cosa che la Ferrante stessa tiene molto a sottolineare.

Così come già accaduto nell’altra sua grande opera, la quadrilogìa ‘L’amica geniale’, una voce femminile racconta in prima persona la sua adolescenza per le strade di Napoli, più precisamente quelle del ‘Rione Alto’, un quartiere residenziale situato tra il Vomero ed i Camaldoli; leggendo le prime pagine de ‘La vita bugiarda degli adulti’ ci accorgiamo che, a differenza de ‘L’amica geniale’, stavolta la storia è ambientata in un quartiere piccolo borghese, dove la dodicenne Giovanna vive con i genitori in un piccolo appartamento pieno di libri (i genitori sono entrambi professori di liceo, ed entrambi di sinistra).

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La peste di Albert Camus, ideale da leggere in tempo di coronavirus

Che razza di tempi stiamo vivendo! E’ un periodo davvero stranissimo questo, e bisogna riconoscere che nessuno si sarebbe mai aspettato di iniziare in modo così drastico un nuovo ciclo di vita; sì, perché è proprio di questa certezza che dobbiamo renderci conto una volta per tutte, dobbiamo assimilare il concetto che il mondo sta cambiando, e che molte cose forse non torneranno mai più ad essere come prima. Che ci piaccia o no, dobbiamo prendere tristemente atto di questa amara realtà, e cercare di sopravvivere a vere e proprie catastrofi naturali come il coronavirus nel modo meno traumatico possibile, provando a non lasciare che il panico o l’ansia s’impadronisca di noi, e reagendo invece con grande decisione e spirito di sacrificio.

Tra le letture ‘a tema’ che, se ne abbiamo la voglia, potrebbero forse aiutarci a trascorrere qualche ora di isolamento da quarantena meno noiosa, sarebbe da considerare certamente ‘La Peste’, famosa novella dello scrittore francese Albert Camus (1913-1960); pubblicata nel Giugno del 1947, quest’opera racconta la storia di alcuni medici umanitari che prestavano servizio nella città algerina di Oràn, flagellata da piaghe ed epidemie di vario genere, mettendo in forte risalto il sentimento di solidarietà e di umanità.

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Come trovare un agente letterario che ti rappresenti

La figura professionale dell’‘agente letterario’ è andata via via plasmandosi ai cambi economici e politici che hanno influenzato tutto il mondo editoriale ed il commercio di libri nell’utimo secolo; la globalizzazione in particolar modo, con la sua centralizzazione delle decisioni e soprattutto con la disponibilità di ingenti capitali grazie al supporto di grandi multinazionali, detta oggi le regole di questo mondo, esattamente come succede in tantissimi altri settori dell’economia moderna.

Ad ogni modo, muoversi in scioltezza nel mondo della letteratura alla ricerca di uno spazio proprio e di una identità che possa far presa sul pubblico, tenendo conto che ci si trova in un contesto di grande concorrenza dove il più grande mangia sempre il più piccolo, è impresa certamente non facile. Un buon agente letterario sa bene come rappresentare gli interessi dello scrittore nei confronti dell’editore, e la sua figura ha acquistato importanza sempre più fondamentale nel tempo, specie nella negoziazione dei diritti di autore con le case editrici ed in tutte le attività di promozione e marketing legate alla diffusione del prodotto del suo assistito.

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Concorsi letterari: Come prepararsi per vincerne uno

Avere la predisposizione, o comunque provare forte passione ed attrazione verso il mondo della letteratura, è già di per se un dono naturale che non tutti hanno la fortuna di possedere; se poi si ha anche la capacità di darsi conto, già durante la fase della adolescenza o della prima giovinezza, di voler assolutamente diventare uno scrittore e desiderare di intraprendere realmente questa strada, è necessario iniziare partecipando ad alcun concorso letterario (generalmente si parte sempre con qualche piccola competizione di carattere regionale).

Riuscire a costruire basi solide per una buona preparazione in vista di un concorso letterario non è cosa poi tanto semplice, e bisogna sapersi muovere in questo mondo in modo agile e soprattutto deciso; innanzitutto, una volta stabilito cosa piace scrivere, è consigliabile raccogliere in una prima fase tutti i dati e le informazioni necessarie allo sviluppo del tema su cui stiamo scrivendo, poi verificarle ed elaborarle, e poi magari partire con la stesura di un primo bozzetto di prova.

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