27 Aprile 2024

I racconti di Emanuela, la modella costretta a prostituirsi

Ormai non c’è neppure più da scandalizzarsi nell’apprendere certe notizie, ma è certo che fanno rabbia un po’ a tutti, almeno quelli che hanno un cuore; risale ad qualche anno fa la triste notizia di uno spiacevole caso di sfruttamento ed induzione alla prostituzione perpetrata ai danni di una giovanissima modella da parte dei due titolari di un’agenzia di moda operante su Palermo vicenda fortunatamente risoltasi grazie all’intervento delle autorità.

Massimiliano Vicari e Francesco Pampa, questi i nomi dei due farabutti in questione, sono comparsi sulle prime pagine di tutti i giornali per essere a capo di una organizzazione criminale che gestiva un traffico illecito di baby modelle costrette a diventare ragazze-squillo, attività illecita che, inesorabilmente e giustamente, li ha condotti direttamente al carcere. Vanity model management di Frà e Max, era questa la ragione sociale dell’agenzia, che organizzava castings, provini, e sfilate per ragazze giovanissime, praticamente liceali, che sognavano le grandi passerelle ed i magici ambienti dell’alta moda, ma che alla fine si è rivelata essere una copertura per un grosso giro di sfruttamento minorile ed induzione alla prostituzione.

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Il Decamerone, opera massima di Giovanni Boccaccio

Oggi parliamo di una novella, o meglio una raccolta di novelle, che ha certamente fatto la storia della letteratura italiana del secolo XIV, periodo storico di transizione tra l’era classica e quella medievale; ci troviamo nell’epoca letteraria pre-umanistica, epoca in cui proprio il Decamerone apre il cammino alla prosa in volgare italiano, lingua attraverso la quale Boccaccio raffigura la società di quel tempo in tutte le sue sfaccettature.

Il libro narra di un gruppo di dieci giovani, sette donne e tre uomini, che scappano via dalla città di Firenze invasa dalla peste nera; i dieci ragazzi resteranno fuori città per dieci giorni, ed intratterranno il tempo raccontandosi delle novelle, storie spesso fatte di umorismo e talvolta contenenti temi a sfondo erotico. Per questo motivo, la raccolta fu per un periodo di tempo censurata perché considerata scandalosa, o comunque non idonea per essere presa in considerazione nella storia della letteratura italiana.

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La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante

Elena Ferrante è una scrittrice napoletana di grande ed indiscutibile successo oggi seguitissima da milioni e milioni di persone, tanto che il prestigioso settimanale ‘Time’ l’ha inserita tra le 100 persone più influenti al mondo in una delle sue speciali classifiche; nata nel capoluogo partenopeo il 5 Aprile del 1943, la scrittrice affonda le sue radici culturali negli studi più classici, e cita Elsa Morante tra i suoi autori preferiti, cosa che la Ferrante stessa tiene molto a sottolineare.

Così come già accaduto nell’altra sua grande opera, la quadrilogìa ‘L’amica geniale’, una voce femminile racconta in prima persona la sua adolescenza per le strade di Napoli, più precisamente quelle del ‘Rione Alto’, un quartiere residenziale situato tra il Vomero ed i Camaldoli; leggendo le prime pagine de ‘La vita bugiarda degli adulti’ ci accorgiamo che, a differenza de ‘L’amica geniale’, stavolta la storia è ambientata in un quartiere piccolo borghese, dove la dodicenne Giovanna vive con i genitori in un piccolo appartamento pieno di libri (i genitori sono entrambi professori di liceo, ed entrambi di sinistra).

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La peste di Albert Camus, ideale da leggere in tempo di coronavirus

Che razza di tempi stiamo vivendo! E’ un periodo davvero stranissimo questo, e bisogna riconoscere che nessuno si sarebbe mai aspettato di iniziare in modo così drastico un nuovo ciclo di vita; sì, perché è proprio di questa certezza che dobbiamo renderci conto una volta per tutte, dobbiamo assimilare il concetto che il mondo sta cambiando, e che molte cose forse non torneranno mai più ad essere come prima. Che ci piaccia o no, dobbiamo prendere tristemente atto di questa amara realtà, e cercare di sopravvivere a vere e proprie catastrofi naturali come il coronavirus nel modo meno traumatico possibile, provando a non lasciare che il panico o l’ansia s’impadronisca di noi, e reagendo invece con grande decisione e spirito di sacrificio.

Tra le letture ‘a tema’ che, se ne abbiamo la voglia, potrebbero forse aiutarci a trascorrere qualche ora di isolamento da quarantena meno noiosa, sarebbe da considerare certamente ‘La Peste’, famosa novella dello scrittore francese Albert Camus (1913-1960); pubblicata nel Giugno del 1947, quest’opera racconta la storia di alcuni medici umanitari che prestavano servizio nella città algerina di Oràn, flagellata da piaghe ed epidemie di vario genere, mettendo in forte risalto il sentimento di solidarietà e di umanità.

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