I racconti di Emanuela, la modella costretta a prostituirsi
Ormai non c’è neppure più da scandalizzarsi nell’apprendere certe notizie, ma è certo che fanno rabbia un po’ a tutti, almeno quelli che hanno un cuore; risale ad qualche anno fa la triste notizia di uno spiacevole caso di sfruttamento ed induzione alla prostituzione perpetrata ai danni di una giovanissima modella da parte dei due titolari di un’agenzia di moda operante su Palermo vicenda fortunatamente risoltasi grazie all’intervento delle autorità.
Massimiliano Vicari e Francesco Pampa, questi i nomi dei due farabutti in questione, sono comparsi sulle prime pagine di tutti i giornali per essere a capo di una organizzazione criminale che gestiva un traffico illecito di baby modelle costrette a diventare ragazze-squillo, attività illecita che, inesorabilmente e giustamente, li ha condotti direttamente al carcere. Vanity model management di Frà e Max, era questa la ragione sociale dell’agenzia, che organizzava castings, provini, e sfilate per ragazze giovanissime, praticamente liceali, che sognavano le grandi passerelle ed i magici ambienti dell’alta moda, ma che alla fine si è rivelata essere una copertura per un grosso giro di sfruttamento minorile ed induzione alla prostituzione.