28 Marzo 2024
La vita bugiarda degli adulti

La vita bugiarda degli adulti di Elena Ferrante

21 Maggio 2020 Ludo

Elena Ferrante è una scrittrice napoletana di grande ed indiscutibile successo oggi seguitissima da milioni e milioni di persone, tanto che il prestigioso settimanale ‘Time’ l’ha inserita tra le 100 persone più influenti al mondo in una delle sue speciali classifiche; nata nel capoluogo partenopeo il 5 Aprile del 1943, la scrittrice affonda le sue radici culturali negli studi più classici, e cita Elsa Morante tra i suoi autori preferiti, cosa che la Ferrante stessa tiene molto a sottolineare.

Così come già accaduto nell’altra sua grande opera, la quadrilogìa ‘L’amica geniale’, una voce femminile racconta in prima persona la sua adolescenza per le strade di Napoli, più precisamente quelle del ‘Rione Alto’, un quartiere residenziale situato tra il Vomero ed i Camaldoli; leggendo le prime pagine de ‘La vita bugiarda degli adulti’ ci accorgiamo che, a differenza de ‘L’amica geniale’, stavolta la storia è ambientata in un quartiere piccolo borghese, dove la dodicenne Giovanna vive con i genitori in un piccolo appartamento pieno di libri (i genitori sono entrambi professori di liceo, ed entrambi di sinistra).

Riflessioni sulla novella di Elena Ferrante

Questa bellissima novella giunge nel momento migliore della scrittrice partenopea, un periodo per lei davvero intenso e ricco di soddisfazioni al quale è arrivata dopo lunghi anni, anni però sempre caratterizzati da successi e gratificazioni di ogni genere. ‘L’amore molesto’ (1992), ‘I giorni dell’abbandono’ (2002) e ‘La figlia oscura’ (2006) sono stati i primi tre suoi capolavori, thriller psicologici a sfondo drammatico basati prevalentemente sui conflitti continui nel difficile rapporto madre-figlia, e dopo quest’ultimo lavoro, la scrittrice si è concessa una pausa di circa 5 anni.

E’ il 2011 effettivamente l’anno della definitiva consacrazione di Elena Ferrante; viene pubblicata infatti la sua opera maestra, e cioè quella quadrilogia intitolata ‘L’amica geniale’ che ha definitivamente prioettato la scrittrice in vetta a quasi tutte le classifiche mondiali, delle quali è rimasta ai vertici fino ad oggi. ‘La vita bugiarda degli adulti’, cronologicamente l’ultimo dei suoi capolavori, vuole porre in risalto la grande difficoltà nella gestione del rapporto genitori-figlia in un contesto di crescita e di transizione dalla fase dell’infanzia a quella adulta, il tutto raccontato sempre con il magico sfondo della città di Napoli ben in evidenza, proprio come piace alla Ferrante.

Riassunto de ‘La vita bugiarda degli adulti’

Siamo agli inizi degli anni ‘90, ed in un modesto appartamento della Napoli piccolo-borghese del Rione Alto tutto sembra scorrere liscio, senza problemi; la dodicenne Giovanna infatti, alla quale veniva unicamente chiesto dai genitori di andar bene a scuola e nulla più, è coccolata ed amata figlia unica di una coppia di insegnanti di liceo, i quali però non fanno altro che sottolineare quotidianamente alla figlia l’importanza dello studio, che li ha portati a raggiungere una posizione sociale almeno un gradino più su di quella più bassa, e grazie al quale possono permettersi un tenore di vita quantomeno decoroso.

La ragazza, già di per se abbastanza introversa e timida non considerandosi abbastanza bella come certe amiche sue, ‘origlia’ casualmente attraverso una porta lasciata socchiusa per sbaglio, una discussione tra la madre ed il padre nella quale quest’ultimo usa parole pesantissime nei suoi confronti; ‘E’ destinata a diventare brutta e zitella come zia Vittoria’ (sorella della madre che svolge lavori domestici in casa di famiglie facoltose), urlava inferocito alla madre. Giovanna inizia da qui un viaggio tutto suo verso la scoperta del suo destino e, a malincuore, della povertà di sua zia Vittoria.

La prima novella di Elena Ferrante dopo el grande esito della quadrilogia ‘L’amica geniale’

Con i suoi 12 milioni di copie vendute in tutto il mondo in un anno, ‘La vita bugiarda degli adulti’ lascia ancora molti dubbi intorno a sé, non essendo ancora chiaro se ci si trova di fronte ad un romanzo autobiografico, o ad una novella ‘fittizia’.

Anche se troviamo parecchi elementi in comune con ‘L’amica geniale’, e soprattutto molti stralci di una Napoli sempre caotica e meravigliosa raccontata dall’autrice con enorme fedeltà ed un pizzico di colore, a differenza della quadrilogia, questa è una storia ambientata non più nella Napoli povera dei quartieri malfamati di periferia, ma in quella degli intellettuali di sinistra dei primi anni 90, quella categoria di ‘professori impegnati politicamente che vogliono assolutamente scrivere sui giornali’, giusto per rendere l’idea. ‘La vita bugiarda degli adulti’ è una novella senza dubbio gradevole, e la sua lettura scorre piacevolmente e se ne consiglia l’uso, come già fatto con ‘L’amica geniale’.